Cent'anni, 10 icone: la BMW R69

1923-2023. Il nostro racconto del primo secolo di Motorrad continua con il modello che salvò la Casa di Monaco dalla crisi del Secondo Dopoguerra. Grazie a un comfort mai sperimentato prima.

Dopo gli excursus bellici nel più atroce dei conflitti mondiali, BMW Motorrad riuscì a mantenere alto il suo prestigio tecnologico e a sopravvivere all’incombente crisi economica nazionale grazie a un’ammiraglia destinata a diventare a detta di molta il primo status symbol della Casa di Monaco: la BMW R 69.

Prodotta tra il 1955 e il 1960, la R 69 si distingueva per il suo inconfondibile boxer bicilindrico da 549 cc e la trasmissione cardanica munita di un nuovo giunto di tipo scorrevole (una soluzione che durerà fino al 1987), ma a renderla “la moto della svolta” fu la nuova forcella Earles, dal nome dell’ingegnere che la brevettò, Ernie Earles: i suoi bracci inferiori oscillanti davano alla silhouette della moto un senso di robustezza.
Ridisegnata anche la parte posteriore del telaio tubolare, che grazie a un nuovo forcellone oscillante portava la seduta durante la guida a livelli di comfort mai raggiunti prima sulle due ruote.

La R 69 “base” non arrivò ai 3mila esemplari prodotti perché era molto costosa, ma le sue varianti R 69 S (prodotta fino al 1967) e R 69 US (prodotta fino al 1969) furono invece degli strepitosi successi commerciali.

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