SFIDA TE STESSO
Per chi non smette mai di appassionarsi ed è in continua ricerca di forti emozioni, con la M RR sarà accontentato. La sua voglia di vincere porterà la tua guida all’estremo grazie alle sue performance di alto livello e alla sua tecnologia all’avanguardia. Spingi la tua passione all’estremo.
BMW M: UNA STORIA DI SUCCESSI
La M RR è la prima moto M di BMW Motorrad, ma la storia della lettera più potente del mondo comincia già all’inizio degli anni Settanta. Ecco le principali tappe che hanno reso storico il marchio M, dalla sua fondazione ai giorni nostri.
ANNI SETTANTA
- 1972
- 1973
- 1974
- 1976
- 1978
La BMW ha bisogno di concentrarsi sul mondo dello sport con rinnovata energia: è così che il 1° maggio viene fondata una nuova divisione sportiva dedicata esclusivamente alla progettazione di veicoli ad alta performance, da competizione e stradali: la BMW Motorsport GmbH. Inizialmente la divisione conta 35 dipendenti capitanati da Jochen Neerpasch, un ex pilota e direttore di gara di grande esperienza.
Viene introdotta la nuova BMW 3.0 CSL, un’auto all’avanguardia con portiere e cofano in alluminio, cambio a 5 velocità e un motore da 6 cilindri in linea e 12 valvole da 3.340 cc in grado di erogare fino a 360 CV di potenza. A partire dall’anno successivo, la 3.0 CSL è anche la prima auto dotata di un sistema sperimentale di ABS. Con il debutto della 3.0 CSL, viene anche adottata per la prima volta l’iconica livrea bianca con tre strisce di colore azzurro, viola e rosso, che contribuisce a rendere riconoscibile l’identità di BMW Motorsport in tutto il mondo.
Tra il 1973 e il 1979, il team di BMW Motorsport GmbH vince sei volte il Campionato Europeo a bordo della 3.0 CSL, che diventa l’auto touring di maggior successo del momento.
Per soddisfare la richiesta di auto performanti per uso stradale, nasce la Serie 5 in versione 530, 533i e 535i, con motore potenziato rispetto alle varianti di serie e una dotazione tecnologica superiore.
La BMW Motorsport introduce un nuovo servizio volto a formare e aiutare i piloti nelle loro performance. È così che nasce il BMW Driver Training, un insieme di corsi organizzati presso le strutture di prova di BMW e diversi circuiti di gara in cui i piloti possono perfezionarsi a bordo di vetture fornite direttamente dall’azienda. In Italia, l’evoluzione di questa attività viene svolta tuttora sotto il nome di BMW Driving Experience.
Nasce la prima vettura BMW Motorsport non basata su un modello di serie: la BMW M1. Il modello, progettato inizialmente per le competizioni, viene omologato anche per uso stradale. Fin dal suo debutto su strada, la M1 è l’auto sportiva stradale più veloce costruita in Germania, con performance che la portano a raggiungere una velocità massima di 264,7 km/h. La versione ProCar da pista, con i suoi 470 CV di potenza, riesce invece a superare i 300 km/h.
ANNI OTTANTA
- 1980
- 1984
- 1986
BMW annuncia il suo ingresso nella Formula 1 e BMW Motorsport inizia a progettare un nuovo motore abbinando la tecnologia a 16 valvole con un turbocompressore. I cavalli sui propulsori utilizzati in prova superano abbondantemente quota 1.200. Dopo meno di due anni dal debutto in Formula 1, Nelson Piquet vince con la sua Brabham BMW il Campionato Mondiale. Fino al 1987, il team BMW vince 9 Gran Premi.
Il motore della M1 viene montato anche sulla nuova BMW M5, modello diventato presto leggendario che, nonostante le dimensioni, è grado di raggiungere i 245 km/h grazie ai 286 CV di potenza erogati dal sei cilindri in linea con quattro valvole.
Debutta la nuova BMW M3, una vettura touring ad alte prestazioni che diventa presto un nuovo punto di riferimento nella categoria. Con un quattro cilindri da 16 valvole in grado di erogare fino a 215 CV, è il primo modello BMW ad essere sviluppato parallelamente sia per uso stradale che da gara. In entrambi i settori, la M3 si rivela un successo: le prestazioni e i consumi relativamente ridotti della versione stradale permettono a BMW di venderne quasi 18 mila unità. In gara, la M3 vince in soli cinque anni due Campionati Europei Touring Car, il Campionato Tedesco Touring Car per due volte e numerosi altri campionati internazionali.
ANNI NOVANTA
- 1992
- 1993-1995
Viene lanciata la seconda generazione della BMW M3, che presenta un look più discreto, senza lo spoiler e i passaruote allargati della versione precedente, ma che è ora dotata di un potente sei cilindri da 286 CV per la prima volta con fasatura variabile, sistema che permette di regolare l’albero a camme e aumentare la coppia a regimi bassi e medi.
La nuova M3 si aggiudica subito i titoli di “Auto dell’anno” e “Auto del secolo” da diverse riviste di settore.
Nello stesso anno viene lanciata la divisione BMW Individual, specializzata nella personalizzazione delle vetture BMW a seconda delle esigenze personali dei clienti tramite optional e accessori creati su misura.
La BMW Motorsport GmbH cambia nome per riunire sotto un unico brand l’intera gamma di prodotti e servizi offerti: nasce così, il 1° agosto 1993, la BMW M GmbH.
Due anni dopo, BMW M introduce sulla M3 il primo cambio sequenziale al mondo (SMG), che attiva la frizione elettroidraulicamente al momento del cambio della marcia, senza il bisogno da parte del guidatore di premere il pedale. Viene anche introdotto un motore V12 da 6 litri e 4 valvole per cilindro capace di erogare oltre 600 CV di potenza che equipaggia la supersportiva stradale McLaren F1. Quattro anni dopo, il potente V12 vince la 24 Ore di Le Mans.
DAGLI ANNI DUEMILA A OGGI
- 2000-2004
- 2006-2010
- 2018
- 2020
Nei primi anni 2000 vengono introdotte molte novità e aggiornamenti con la terza generazione della M3, il lancio della M3 CSL e delle nuove M5 e M6. Il nuovo design della M3 include l’utilizzo di freni in materiali compositi, più efficienti e duraturi e un nuovo motore da 343 CV che garantisce un’accelerazione 0-100 km/h in 5,2 secondi. Nel 2003, viene introdotta la M3 CSL, una coupé sportiva e leggera che ha l’obiettivo di offrire performance ancora maggiori con i suoi 360 CV e il peso ridotto.
L’anno successivo, la nuova M5 diventa ancora più potente, con un motore da 5 litri, 10 cilindri e 507 CV per un’accelerazione 0-100 km/h in soli 4,7 secondi e una velocità massima limitata elettronicamente a 250 km/h. Lo stesso motore viene montato anche sulla nuova M6, il cui limite di velocità di 250 km/h può essere sbloccato a seguito della partecipazione del pilota ad un corso specifico.
Nel 2006, il motore da 343 CV della M3 viene utilizzato sulla nuova Z4 M nelle versioni Roadster e Coupé. Sulla base della Coupé vengono introdotte anche nuove auto da gara dotate di un sei cilindri da 430 CV, che vincono 11 delle 16 gare del Campionato VLN Endurance di Nürburgring tra il 2009 e il 2010.
Nel 2007, la M3 viene dotata per la prima volta di un otto cilindri da 420 CV con una cilindrata di 3.999 cc e di un tetto in plastica rinforzata con fibra di carbonio.
Poco dopo, i pacchetti sportivi M vengono introdotti su auto BMW, tra cui l’X3 e l’X5 che anticipano l’estensione ai SUV della gamma M con i nuovi BMW X5 M e X6 M.
BMW M introduce una nuova flotta di 7 M5 MotoGP Safety Car per celebrare i primi 20 anni di partnership con il MotoGP. Le auto includono la nuova tecnologia xDrive M, utilizzata per la prima volta sulla M5, che garantisce un’estrema manovrabilità anche in condizioni di guida più estreme. Il motore V8 da 4,4 litri con la tecnologia M TwinPower Turbo fornisce 600 CV di potenza e una coppia di 750 Nm.
Il 2020 è un anno importante per la relazione di BMW M con BMW Motorrad: per la prima volta, vengono introdotte le M Performance Parts, una serie accessori da competizione pensati appositamente per la BMW S 1000 RR. Le M Performance Parts includono componenti in fibra di carbonio come i cerchi, la copertura dell’airbox e del serbatoio, le protezioni della catena e del pignone e i fianchetti laterali, con l’obiettivo di alleggerire il peso della moto e migliorarne la performance, specialmente in pista.
Ma la novità principale del 2020 avviene il 23 settembre, quando BMW Motorrad svela la prima moto M della storia: la BMW M 1000 RR, un modello dalle massime prestazioni di cui potete scoprire nella prossima sezione tutti i dettagli che lo rendono davvero unico.
LA MOTO: OGNI DETTAGLIO FA LA DIFFERENZA
Nella M RR, ogni singolo componente è stato pensato per creare velocità e ottimizzare la dinamica di guida, dal motore da 212 CV alle appendici aerodinamiche M alla ciclistica.
Ma non solo: la M RR è dotata di tutto quello che serve per sfruttarla al meglio sia in pista che su strada. L’equipaggiamento di serie include:
- Modalità di guida Pro: Rain, Road, Dynamic, Race, Race Pro 1, Race Pro 2 e Race Pro 3. Le possibilità di personalizzazione sono praticamente infinite!
- Terminale di scarico in titanio.
- Cerchi e appendici aerodinamiche in carbonio, resistenti e più leggeri.
- Telaio M, batteria alleggerita M, sistema frenante M, sella Sport M: tutto è stato progettato per la migliore performance possibile.
- Cruise Control, manopole riscaldabili e presa di ricarica USB, per garantirti un adeguato livello di comfort quando non sei in pista.
Con l’equipaggiamento optional M Competition, che include i pacchetti estetici Carbon e M, puoi aggiungere alla moto componenti di alta qualità e migliorarne ulteriormente le prestazioni. Sono inclusi nel pacchetto i parafanghi, la carenatura laterale e le protezioni di catena e pignone in carbonio M, le protezioni del motore M, le leve di freno e frizione pluri-regolabili M, la protezione della leva del freno M e le pedane M.
UN MOTORE PROGETTATO PER CORRERE
UN MOTORE PROGETTATO PER CORRERE
Il motore della M RR è stato progettato per le corse, ma perfezionato anche per la strada, per garantire alla moto una performance straordinaria in qualsiasi situazione. I quattro cilindri in linea generano una potenza di 212 CV e una coppia di 113 Nm a 11.000 giri/min., offrendo un regime massimo di 15.100 giri/min.: ben 500 giri in più rispetto alla S 1000 RR.
Molti componenti sono stati progettati ex novo rispetto al motore della S 1000 RR, prestazioni superiori prima di tutto, come le bielle in titanio, più leggere e più lunghe, i bilancieri più stretti di 1,5 mm e l’ingresso dell’airbox accorciato per ottenere un migliore afflusso d’aria. I pistoni forgiati con nervature trasversali sono stati alleggeriti di 48 g grazie all’utilizzo di due fasce elastiche, una in meno rispetto alla S 1000 RR, la testata è stata ottimizzata con una nuova geometria dei condotti, con supporti dei cuscinetti rinforzati e con un rapporto di compressione aumentato di 0,2 punti, raggiungendo il valore di 13,5:1.
Anche il comparto trasmissione è stato modificato partendo da una nuova frizione antisaltellamento che rinuncia al sistema auto-rinforzante per una maggiore sensibilità nello stacco in partenza.
LE APPENDICI AERODINAMICHE
LE APPENDICI AERODINAMICHE
Le appendici aerodinamiche, o M Winglet, in carbonio poste sulla parte anteriore della carena permettono alla M RR di sviluppare deportanza aumentando la pressione di contatto con l’asfalto. A 300 km/h, forniscono alla moto 16,3 kg di carico aggiuntivo, di cui 13,4 kg sull’avantreno e 2,9 kg sul retrotreno.
L’aumento del carico aerodinamico garantisce una maggiore stabilità, riducendo il movimento di beccheggio e l’intervento del Dynamic Traction Control, più trazione e più coppia trasferita a terra. In pista, questo si traduce in un netto miglioramento dei tempi di un giro, perché in gara conta ogni frazione di secondo.
I FRENI M
I FRENI M
Per la prima volta su una moto BMW Motorrad sono disponibili le pinze anteriori M, il risultato di un lungo processo di sviluppo per garantire la massima costanza di rendimento unita ad una superba modulabilità. La nuova M RR può così decelerare da 300 a 0 km/h in soli 10,5 secondi.
Le pinze freno, completamente ridisegnate, sono più leggere di 60 g l’una rispetto a quelle della S 1000 RR e agiscono su dischi da 320 mm di diametro e 5 mm di spessore.
L'AVANTRENO
L'AVANTRENO
La sospensione anteriore della M RR è sviluppata per l’uso in pista, con design e tarature ottimizzate per gestire al meglio i trasferimenti di carico in accelerazione e frenata. Le regolazioni idrauliche esterne di forcella e monoammortizzatore sfruttano registri a 10 posizioni. Le piastre forcella sono fresate dal pieno, anodizzate e più leggere di circa 20 g.
Anche il precarico è ovviamente regolabile agendo sullo stelo destro.
IL RETROTRENO
IL RETROTRENO
L’altezza del pivot del forcellone può essere regolato così come l’altezza del retrotreno, con incrementi progressivi di 1 mm. Anche la progressione del cinematismo è stata modificata al fine di una maggiore efficacia nell’utilizzo in pista. La costante elastica della molla di 100 N/mm, per la realizzazione del componente elastico è stato utilizzato un nuovo acciaio che consente un importante risparmio di peso.
Anche la lunghezza standard del forcellone oscillante è stata rivista, ora infatti è più lungo rispetto alla S 1000 RR e di conseguenza anche la catena di trasmissione è dotata di una maglia aggiuntiva. Così anche l’interasse della nuova M RR è più lungo rispetto a garanzia di una stabilità da riferimento.
SERVIZI DEDICATI
Una moto speciale come la nuova M RR non può che essere accompagnata con un’offerta di servizi dedicati.
Oltre ai 4 anni di garanzia, 5 anni di assistenza stradale e il tagliando di fine rodaggio offerti su tutte le moto BMW Motorrad, chi acquista la M RR può contare anche su:
- il supporto diretto per il set up di base della moto in collaborazione con Rox Racing;
- un evento dedicato al mondo di BMW M con training e set up in pista, presentazioni tecniche sulla M RR, la tecnologia M sulle auto BMW e molto altro ancora.
Sul portale Just For Me i possessori della nuova M RR potranno trovare tutte le iniziative speciali dedicate alla propria moto.